Partono i primi investimenti previsti nel PNRR in favore della produzione da energie rinnovabili
In data 25 marzo 2022, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali ha firmato il decreto che definisce i criteri di erogazione delle risorse per l’avvio della misura “Parco Agrisolare” (M2C1.2), cui il PNRR ha destinato risorse pari a 1,5 miliardi di euro, di cui il 40% riservati agli investimenti nel Mezzogiorno, con l’obiettivo di installare pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva pari a 375.000 kW.
Il decreto individua, in linea generale, i soggetti beneficiari delle agevolazioni (contributi in conto capitale), le categorie di intervento incentivabili e l’intensità massima del sostegno, rinviando ai successivi bandi che saranno pubblicati dallo stesso Ministero o dal GSE (quest’ultimo individuato quale soggetto attuatore delle misure) per l’individuazione delle spese ammissibili, le modalità di partecipazione e di erogazione della misura.
I beneficiari della misura potranno essere: a) imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; b) imprese agroindustriali; c) cooperative agricole. La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000,00, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo soggetto.
Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp, che dovranno essere correttamente dimensionati rispetto al fabbisogno energetico aziendale. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti interventi di riqualificazione come: a) rimozione e smaltimento dell’amianto; b) realizzazione dell’isolamento termico dei tetti; c) realizzazione di un sistema di aerazione.
I soggetti beneficiari potranno richiedere il contributo esclusivamente attraverso la piattaforma informatica e dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione della graduatoria. Il provvedimento di concessione del contributo sarà emanato entro 30 giorni dall’approvazione della domanda.
Tra gli aspetti più interessanti da approfondire vi è la cumulabilità della misura con altre forme di incentivazione (ivi inclusi gli incentivi alle FER già in vigore) e la pubblicazione, nei provvedimenti attuativi, dei codici ATECO per individuare le aziende riconducibili al settore “agro-industriale” che potranno accedere alla misura.
I bandi e i provvedimenti attuativi della misura d’investimento saranno pubblicati una volta ottenuto il benestare della Commissione UE – cui il decreto sarà trasmesso – circa la compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato.