Il 2 maggio scorso si è conclusa la consultazione pubblica aperta da UNI, Ente italiano di Normazione, per l’elaborazione delle Prassi di riferimento sulla sostenibilità dei progetti di trasformazione digitale.

Ma in cosa consiste il problema della sostenibilità del mondo digitale?

È evidente che i processi di trasformazione digitale sono destinati ad essere sempre più rilevanti, poiché sempre più le decisioni individuali o dei policy makers, nonché l’organizzazione delle attività produttive e del lavoro, dipenderanno dai dati processati dagli elaboratori o dalle interazioni nelle reti, oltre che dagli algoritmi.

In tale quadro, questi processi di trasformazione, da un lato, possono diventare veicolo di sostenibilità sociale e ambientale, ma al tempo stesso hanno numerose implicazioni, financo in termini di produzione di emissioni di CO2 nella produzione e nell’utilizzo, ad esempio, di reti, elaboratori, applicazioni e dispositivi.

Proprio questo tema è affrontato dal progetto di Prassi di riferimento intitolate “Sostenibilità dei progetti di trasformazione digitale”, che intende definire i requisiti che i progetti di trasformazione digitale devono avere per essere considerati coerenti con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) del programma Agenda 2030 dell’ONU, anche al fine di promuovere l’accesso equo e universale alle tecnologie digitali e a internet.

Sebbene le Prassi siano documenti non normativi, entro il termine di 5 anni potrebbero esserne ricavati documenti normativi veri e propri (UNI, UNI/TS, UNI/TR), come previsto dal Regolamento UE n.1025/2012.

Per il momento, le Prassi contengono alcune proposte di indicatori (KPI – Key Performance Indicator), relativi alle componenti infrastrutturali, architetturali e applicative di un progetto di trasformazione digitale e riferiti alle principali fasi del ciclo di vita di un progetto, che nel loro insieme costituiscono una sorta di check-list con la quale confrontarsi continuativamente, a partire dall’avvio di un progetto e fino alla sua chiusura.

Tali indicatori sono stati individuati prendendo a riferimento il “Manifesto per la sostenibilità dei progetti per la trasformazione digitale”, contenuto nelle Prassi stesse, secondo il quale lo sviluppo dei processi di digitalizzazione dovrebbe, in ultima analisi, essere orientato verso obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, quali la riduzione della povertà, il miglioramento della salute e del benessere delle persone, la promozione delle energie rinnovabili e lo sviluppo di strumenti inclusivi e accessibili.

Anche di questi temi tratteremo nel corso degli eventi di Duezerocinquezero, dedicati al futuro delle città e al ruolo che l’ICT (Information & Communication Technology) può avere, nel far crescere comunità che beneficiano di condizioni di maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale.